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lunedì 6 giugno 2011

I RAGAZZI DELLA ALBERTI SUI CAMPI DA GOLF

Lunedì 30 maggio. Fa caldo, l'anno scolastico è quasi finito. A turno, diverse classi hanno programmato un'uscita davvero speciale, per molti aspetti unica: i campi da golf di Arzaga. Si è partiti alle ore 9:00, due pullman davanti alla scuola ci accompagnano. Montichiari non dista molto da Arzaga. Si arriva in poco tempo. Si entra in questo luogo esclusivo, tra alberi e verde, gente che lavora freneticamente. Scesi dal mezzo pubblico ci si presenta un posto magnifico. Campi di erba rasata sotto al sole e tra una natura ben curata. Alberi tutto attorno per rendere esclusivo il club.
Arriviamo, dunque, presto al campo 1. Due ragazzi istruttori si presentano e cominciano a ricordare ai ragazzi i nomi tecnici che hanno incontrato durante il corso: il green, par, bogey ecc...
I ragazzi sembrano interessati. I due simulano una partita. Primo tiro, secondo tiro. Si valuta, insieme ai ragazzi, la distanza dalla buca e l'altezza della bandiera ( che indica distanza e potenza del vento).
Dopo il putter si usa il ferro, una mazza per tirare colpi da vicino.
Nascono anche due spontanee tifoserie contrapposte che fanno capo ad un istruttore ed un altro.
E così la prima parte della giornata trascorre.

Nella seconda parte, invece, i due istruttori ci introducono in un'area di scuola-golf, dove i ragazzi, a turno, hanno avuto l'occasione di provarsi in questo sport davvero singolare e affascinante. Davanti a loro una pallina che doveva essere colpita e lanciata a più di 200 metri. Naturalmente non tutti sono riusciti nell'impresa, tuttavia il ricordo che pareva si consolidasse in loro e l'entusiasmo con il quale hanno affrontato la sfida li ha resi partecipi e vivaci.

Il tempo, lì, sembrava lento, non passare affatto, invece correva. E, mentre si potevano ammirare Montichiari, Calcinato, Castenedolo, le montagne di Botticino e, in lontananza, persino Brescia, i ragazzi hanno appreso come uno sport ancora praticato da poche persone possa essere talmente avvincente.